Contributo ricerca Jsei
Anche noi, nel 2004, dopo aver fatto le necessarie verifiche, avevamo creato una pagina sul web dedicata al progetto di ricerca del JSEI e scritto al responsabile, dr. Heckenlively , pregandolo di descrivere brevemente il progetto, gli ultimi progressi conseguiti e la modalità delle donazioni finalizzate a quella che per quel tempo era l’unica ricerca conosciuta e che aveva fatto riporre speranze e aspettative di tanti.
Si pubblicò la risposta appena ricevuta,come ricorderanno i lettori di quel periodo
Notizie dal JSEI
The Jules Stein Eye Institute is pleased to announce the founding of a new research effort to investigate a number of vitreoretinal diseases. This project was originally stimulated by a large number of patients who contacted the Institute asking if we were conducting research on “floaters”. While there was no specific program to look at floaters, Jules Stein has had a long-standing pathology program to look at all diseases of the eye. After discussion among faculty members, enthusiasm developed to more specifically investigate vitreoretinal diseases. Recently, a friend of Jules Stein Eye Institute donated funding that will cover the expense of examining the tissues samples described below. It is our intention to initially investigate the causes and types of floaters using the latest molecular analytical techniques in autopsy eyes. This investigation will examine the changes in the vitreous gel with age, in patients with severe floaters against patients of similar ages who do not have significant floaters. A second clinically oriented study will examine patients using a battery of noninvasive tests to see if factors can be identified which account for the intolerance that some patients have to floaters. |
Tradotto in sintesi, il direttore dr B.J.Mondino, dava l’annuncio di un nuovo progetto di ricerca del JSEI e aggiungeva che in seguito alle forti pressioni di molti pazienti sofferenti di floaters e ad una recente cospicua donazione, si modificava un già datato programma di ricerca per alcune malattie vitreoretiniche,in origine non comprendente uno studio sui floaters,
Un primo studio avrebbe investigato più specificatamente le cause e i tipi dei floaters su reperti autoptici , confrontando le alterazioni del gel in rapporto con l’età, con gruppi di controllo;un secondo studio ,questa volta clinico, avrebbe testato in modo non invasivo i fattori che causano intolleranza per i disturbi patiti dai pazienti sofferenti di floaters
Dopo questa comunicazione non si ebbero più notizie al riguardo; nessun riferimento nel sito ufficiale dell’istituto;silenzio stampa anche negli spazi dedicati agli aggiornamenti scientifici.; le persone,a vario titolo interessate, continuavano a scrutare i siti, affollare i forum ,tutte, in attesa di leggere qualche comunicato per quello che era stato considerato il primo interessamento ufficiale di una istituzione accademica , non c’era forum in cui non si criticasse l’operato del JSEI , si arrivò a sospettare della serietà professionale,si pensò anche alla chiusura del relativo sito dell’istituto; si poteva apprezzare una certa ansia mediatica,poi una certa rassegnazione all’immutabilità delle cose.
Invece ,la ricerca, come da sempre, si svolgeva, con i suoi ritmi, passo dopo passo, per uno studio come tanti altri, nel difficile campo delle complesse strutture oculari, in silenziosi e operosi laboratori,lontano da clamori, proclami o urlati comunicati mediatici e come di consuetudine avviene per qualunque altra ricerca di più devastanti patologie; sottoposta a regole,verifiche e validazioni da parte di altri esperti prima della pubblicazione dell’acquisizione di nuove conoscenze
pubblicazione avvenuta in una rivista scientifica del settore nel 2005 e indicizzata su
PUBMED dove occasionalmente l’ho scoperta dopo aver visionato gli annali del JSEI