LA TERAPIA LASER
Nonostante la maggioranza degli oculisti non abbia mai sentito parlare di trattamenti laser per l'eliminazione delle opacità vitreali, o comunque le sconsigli, esistono diversi studi ed una discreta letteratura in merito.
I primi studi sull'utilizzo del YAG laser nella vitreolisi, furono condotti da uno dei pionieri della chirurgia laser, il Prof. Frank Fankhouser.
Autorevole e rispettata personalità nel mondo medico, già autore di numerosi studi sulla chirurgia laser per la cataratta, egli sperimentò la possibilità di utilizzare il YAG laser per il trattamento delle opacità vitreali.
Risale al 1985 il suo primo trattato in merito, Vitreolysis with the Q-switched laser", pubblicato su "Arch Ophthalmology" che riporta 10 casi perfettamente risolti tramite incisione, via laser, delle membrane vitreali.
Seguirono altri studi, principalmente europei, tutti collegati a pubblicazioni sulle maggiori riviste europee di oftalmologia. La sezione Bibliografia elenca le principali pubblicazioni che hanno affrontato il trattamento delle opacità vitreali.
Ogni trattato è corredato da uno studio di un numero significativo di applicazioni su pazienti affetti da opacità vitreali, che riportano risultati incoraggianti evidenziando percentuali molto alte di successo.
Il metodo non è purtroppo risolutivo e la sua applicabilità varia in dipendenza della tipologia di opacità presentata dal paziente. In genere, in pazienti con opacità trattabili (vedi sezione "Trattabilità"), il miglioramento riportato è notevole pur non ottenendo una totale eliminazione delle opacità.
Nonostante studi e pubblicazioni incoraggianti, peraltro partiti quasi 20 anni fa, che hanno dimostrato la possibilità di una terapia per le miodesospie, il mondo medico non ha mai dimostrato molto interesse.
A parte pochi studiosi, la maggioranza degli oculisti mondiali non conosce questa letteratura o comunque reputa pericoloso un intervento di vitreolisi laser.
Questa riluttanza trova in parte spiegazione nell'atteggiamento di indifferenza, già evidenziato ampiamente nelle sezioni precedenti, verso un problema non considerato patologico e di conseguenza di "scarsa rilevanza clinica"
Indifferenza che non ha sicuramente giovato alle poche ricerche in corso, scoraggiando ulteriori approfondimenti in merito.
Alcuni oculisti, aperti alle problematiche delle opacità vitreali, ed a conoscenza dell'utilizzo del YAG laser, sconsigliano questo trattamento reputando pericoloso l'effetto dell'onda emessa dal laser sulla retina.
Le moderne apparecchiature YAG laser, a nano-secondo, emettono impulsi troppo pericolosi per la retina che a causa dello shock provocato potrebbe subire un distacco.
Negli anni 80 e fino ai primi anni 90, esistevano in commercio i laser a pico-secondo, capaci di emettere 1000 impulsi al secondo della durata di un millesimo di miliardesimo di secondo (10^-12 sec), studiati e commercializzati per il trattamento delle cataratte,
Questi laser, denominati ISL (Intelligent Surgical Laser), benché si dimostrarono inefficaci per il trattamento delle cataratte, offrivano un grado di sicurezza enorme per il trattamento delle opacità vitreali poiché l'impulso emesso non risultava pericoloso per la retina.
Alcuni medici riportano un uso molto diffuso del laser per il trattamento delle opacità vitreali negli anni 80, calato notevolmente con la dismissione delle ultime apparecchiature rimaste in circolazione.
Verso la meta' degli anni '90 infatti, la casa produttrice del laser ISL e' stata comprata dall'Intralase, che produce solo laser per chirurgia refrattiva e quindi si e' perso anche l'ultimo modello di tali laser, che oggi non vengono piu' prodotti.
I pochi medici che oggi offrono un trattamento alle miodesopsie, utilizzano un YAG laser per capsulotomia (per le cataratte secondarie) a nanosecondo modificato a mano per operare nel vitreo. Nonostante ciò nessuno di essi riferisce di aver mai riscontrato problemi retinici nei propri pazienti.
Di seguito è riportata una scheda informativa dei principali medici che oggi vantano la migliore esperienza nel trattamento YAG laser:
Prof. Fankouser |