STUDIO sulla degenerazione vitreale nella razza canina dei levrieri

Anche il miglior amico dell’uomo soffre di disturbi visivi legati alla degenerazione vitreale ; in tutti i cani il vitreo cambia il suo stato fisico con il progredire dell’età e generalmente non determinano serie complicazioni rappresentato dal glaucoma,lussazione del cristallino e distacco di retina correlate alla eccessiva fluidità e ai movimenti trasmessi , ma tra le tante razze canine sembra che la più colpita sia la razza dei levrieri per la gravità con cui si manifesta questa condizione; è quanto è emerso da uno studio del dr James V. Schoster veterinario della Highland Animal Hospital del Minnesota USA ,specializzato in oftalmologia veterinaria

Come per il vitreo umano anche per la struttura vitreale canina le conoscenze sono ancora carenti; dai dati del CERF americano (Canine Eyes Register Foundation), emergono solo dei riferimenti di una maggiore incidenza nelle razze dei levrieri Whippet, Greyhound e IG, Italian Greyhound, o levriero italiano; i dati CERF dal 1991 al 1999 indicano la presenza della degenerazione vitreale nel 18% dei levrieri italiani e nel 6% del levrieri Whippet e l’associazione rilevante di altre due condizioni quali la lussazione del cristallino e il glaucoma ,disturbi oculari con esiti devastanti nel cane

La razza sembra essere originaria dell’Egitto ,vecchia più di 4000 anni , si diffuse in Grecia e Turchia, testimonianze pittoriche sono state ritrovate nelle domus di Pompei e la famosa espressione dei latini “CAVE CANEM” era più un avvertimento a non inciampare o calpestare il cane, per la piccola taglia, piuttosto che a scansare una sua aggressione; popolare nell’ Italia del Rinascimento, veniva allevato come cane da compagnia o da grembo, ma rimanendo un levriero in miniatura, veniva utilizzato anche per la caccia, alla lepre in particolare,che inseguiva fino allo sfinimento;nel XVI secolo per incroci fallimentari la razza stava per scomparire; riappare in Inghilterra e in tutta Europa nel XVII secolo

Configurazione peculiare dei levrieri è la testa piccola e il fisico snello, adatta per lo scatto e la velocità necessari per il loro stile di caccia ovvero inseguimento della preda a “ vista”,infatti questi cani cercano con gli occhi la preda e partono all’inseguimento a differenza di altre razze che seguono le piste (segugi) o ne indicano la posizione (cani da punta);inoltre possiedono una visione a colori anziché in bianco e nero ; l’impiego nei cinodromi nelle nazioni anglofone ha favorito la selezione in funzione della velocità facendo emergere razze iperspecializzate come il whippet il cane più veloce con i suoi 75Km/h e il greyhound altrettanto veloce ma più resistente

L ’associazione americana dei greyhound ,il Kennel Club, ha finanziato per tre anni dal 1996 al 1999 il “ Vitreous degeneration prospective study” del dr. J.V. Schoster i cui obiettivi erano esaminare tutti i cani a partire dalla 8 settimana di vita per identificare l’età di insorgenza ,il grado e la velocità di progressione delle alterazioni vitreali ; costituire un database dei pedigree dei cani affetti da disordini visivi legati alla degenerazione vitreale per includere questa patologia nel più ampio database delle patologie genetiche ritenute associate alla razza o IGCA database,

Durante questo periodo di tre anni di studio sono stati esaminati 642 Whippet e 60 levrieri italiani; l’incidenza della degenerazione vitreale è stata riscontrata nel 16,6% dei Whippet e nel 51% dei levrieri italiani; nei levrieri italiani inoltre la degenerazione si è manifestata in età molto giovane

Al fine di valutare le possibili modalità di ereditarietà è stato costituito un database per inserire i pedigree di cani affetti dalla degenerazione vitreale indicando i “top producer” genitoriali e i soggetti portatori della degenerazione nelle cucciolate successive fino alla 5 generazione. Ai cani affetti da degenerazione il CERF ha attribuito una notazione

Metodi L’esame oculistico è stato condotto utilizzando l’oftalmoscopio binoculare indiretto previa dilatazione pupillare per visualizzare il vitreo anteriore ed equatoriale; è stata utilizzata una lente di ingrandimento aggiuntiva per visualizzare il vitreo posteriore e i rapporti con la retina

Lo studio della camera anteriore è stato eseguito per valutare l’iride e i segni della lussazione del cristallino, la profondità della camera,la pressione intraoculare e l’esistenza di glaucoma

Stato del Progetto

Conclusosi il finanziamento del Kennel Club nel 1999, lo studio del dr Schoster rimane in attesa di nuovi fondi per la continuazione degli esami che dovrebbero comprendere la durata media della vita dei cani; dal 2002,ai soci del Greyhound American Club è concessa la possibilità,in occasione delle visite periodiche dei veterinari del CERF,di aderire volontariamente al protocollo del dr Schoster integrando gli esami necessari e sostenendo a proprie spese gli oneri aggiuntivi

Il progetto del dr J.V. Schoster è attualmente l’unico studio clinico veterinario razza specifico di notevole interesse non soltanto per i diretti beneficiari, ovvero i proprietari dei cani e allevatori,che potranno pianificare e migliorare gli allevamenti ,ma anche per la comunità scientifica in quanto la condivisione delle informazioni relative alla modalità di trasmissione ereditaria di questa condizione,ci auguriamo, possa portare ad una auspicabile e futuribile ricaduta in campo umano, capace di stimolare la ricerca per lo sviluppo di test DNA specifici volti a individuare precocemente i portatori di queste malattie e, in un prossimo futuro, alla comprensione dei meccanismi genetici responsabili di queste alterazioni

Si ringrazia il dr J.V.Schoster per il materiale gentilmente messo a disposizione

Miodesopsie.it team